Sketches


THAT'S 4 YOU!



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DRAWING WHILE WORKING, ovvero tra un salvataggio e l'altro


Cosa si fa quando si lavora? Oltre a lavorare:
si bevono caffè
si fanno versi strani
ci si sveglia
si ride un sacco, 
ci si soffia il naso
ci si alza, si va di qua, si va di la, 
si guarda l'orologio
si stampa qualcosa, 
si va al bagno
si mangia una banana, un biscotto, un salatino 

                                 e poi.... finalmente...

...si disegna!!!



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QUALCHE PROVA, ovvero Studi di personaggio

Spinto non so da quale stana forza, qualche giorno fa ho fatto qualche prova.
Niente digitale per una volta, ed ecco che qualcosa si è smosso....







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VACANZE

I motivi per cui uno si ferma e tira fuori il suo taccuino e la penna mentre è in vacanza, magari in giro per una capitale europea o semplicemente disteso al sole, possono essere differenti e molteplici: curiosità, avarizia, stupore, noia, smania.... Da non sottovalutare riposare la schiena e i piedi dopo chilometri e chilometri di camminate.
In ogni caso uno disegna, bene o male, bianco e nero o a colori. Non è questo che conta. Conta il momento in cui lo fai, conta il luogo che scegli per farlo, conta anche chi è accanto a te.


 



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ARRETRATI

E' proprio quando, rendendoti conto che non vedi più la superficie del tavolo dove lavori e quindi decidi di ripristinare l'ordine, che trovi schizzi e disegni fatti mesi prima,  rimasti nascosti sotto pile di giornali e mucchi di pezzi di carta inutili che precedentemente pensavi fossero indispensabili per qualcosa, sotto mazzi di colori, pennelli e matite. L'intenzione era proprio quella di sperimentare e condividere, ma i vari impegni hanno fatto traslare il programma in avanti. Si dice "meglio tardi che mai" se non sbaglio, quindi ecco qui un paio di zombie illustrati (vale a dire sepolti ma poi tornati alla luce).


*macchie che prendono vita*

*pesce*

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GAMBE || ||

Ed infine l'ultimo capitolo...l'ultimo ma non la fine di questo mini progetto, che secondo me troverà qualche altro sviluppo...senza svelare troppo adesso. 
Dopo una passeggiata le gambe chiedono riposo, meglio se in terrazza. Hanno incontrato tanti tipi di altre gambe, hanno percorso una decina di superfici diverse: pianeggianti, scoscese, sterrate, asfaltate, erbose. Si sono fermate, hanno aspettato, hanno ripreso fiato (se così si può dire), poi in marcia di nuovo, questa volta verso casa. Sali, spingi il pedale, spingi l'altro, scendi...La fatica si fa sentire ma oggi è domenica quindi relax.

E allora "Gambe"...




BUSTI \' '/

Volendo cercare di essere un minimo costante in questa specie di progetto che mi si è materializzato nel cervello, tra erbe aromatiche, miele e musica, insisto nel disegno e invito a scorrere con lo sguardo verso il basso. Perché di umanità si tratta, certo inventata, modificata geneticamente, sognata o frutto di un incubo dal colore di un limone aspro. Non importa, è un pretesto. E se invece divenisse qualcosa di diverso, di più concreto? Staremo a vedere, suvvia.....un po' di pazienza!!!

Quindi "Busti"...




FACCE :^)

Ci voleva un pomeriggio senza pioggia, un mal di schiena e forse anche un giovedì pomeriggio a far si che il mio computer rimanesse spento, o meglio rimanesse acceso solo per trasmettere musica. 
Era da un po' che avevo questo impulso di provare, di lasciare la matita ferma, per non parlare della tavoletta (quella grafica per intenderci), di non fare schizzi preparatori, di usare i colori, quelli reali, gli acquerelli. Ecco, l'ho fatto. 
Certo non saranno delle grandi illustrazioni di spessore, ma sono pur sempre un inizio. Una prova, un buttarsi una volta tanto, un andare d'istinto. Si tratta di far scattare nel cervello quel meccanismo per cui l'immagine ti si deve per forza materializzare, la devi già vedere davanti a te. Non hai alcuna possibilità di correggere poi. 
Nero su bianco, poi acqua e infine il pennello col colore. Fantastico, non il disegno, la sensazione.
Me la devo ricordare per le prossime volte, per quando c'è la voglia ma non la spinta. Me lo scrivo in un post it che è meglio.

Intanto "Facce"...





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5 SKETCHES BEFORE CHRISTMAS

Sapete quando uno torna a casa dopo un drink, quando le idee iniziano a frullare, senza senso, fluiscono, circolano, vanno e vengono. Forse non sono idee, solo impulsi, magari voglie.....Allora devi assolutamente prendere una penna, probabilmente nera, quasi sicuramente a china e decidi anche di concederti uno o due colori, al massimo tre. 
Non deve mancare la musica di sottofondo, una della tua playlist preferita. 
Cerchi il foglio bianco, uno lucido e patinato, vuoi provare senza pensare, vai di getto, d'istinto. 
Pensi a un numero, 7, poi guardi l'orologio, mezzanotte e 17, allora decidi per il 5. Sei convinto che comunque deve essere dispari e che fino all'una disegnerai, senza motivo, senza scopo, giusto per piacere. 
5 disegni, meglio chiamarli schizzi, prima di Natale.

ECCOLI...









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